Mobility Unlimited Challenge: 5 finalisti dovranno reinventare la sedia a rotelle

toyota mobility foundation

Un esoscheletro ibrido su ruote e uno schema di condivisione urbano di sedie a rotelle sono tra i cinque finalisti dell’ultima competizione globale promossa da Toyota. Annunciata al Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas, la “Mobility Unlimited Challenge” chiede ad ingegneri, innovatori e designer di tutto il mondo di ripensare la sedia a rotelle convenzionale.

La Toyota Mobility Foundation, in collaborazione con la fondazione per l’innovazione globale Nesta, vuole che i partecipanti siano veramente fantasiosi nel creare una tecnologia pionieristica che contribuirà a migliorare la mobilità, l’indipendenza e, infine, la vita delle persone paralizzate agli arti inferiori. Il dispositivo deve anche essere pratico, comodo e facile da usare; ha bisogno di incorporare gli utenti finali nella fase di sviluppo affinché il progetto si integri perfettamente nelle loro vite.

Milioni di persone in tutto il mondo vivono in questa condizione a causa di un ictus, lesioni del midollo spinale e sclerosi multipla. Charlotte Macken, responsabile del design di Nesta, ha spiegato: “Gli attuali dispositivi di mobilità spesso non sono in grado di soddisfare pienamente le esigenze degli utenti a causa di limitazioni che influiscono sulla funzionalità e sull’usabilità. Il ritmo dell’innovazione è lento soprattutto perché i mercati sono frammentati e le nuove tecnologie in questo campo spesso non beneficiano dei finanziamenti necessari per la giusta assistenza sanitaria. Ciò rende il campo poco attraente per quelle persone che invece potrebbero aiutare a cambiare il mondo. Speriamo che sfide come questa possano ispirare l’innovazione e siamo entusiasti di vedere come i cinque finalisti sfruttano questa opportunità per sviluppare ulteriormente le loro idee”.

Tra i finalisti, c’è Moby di Italdesign, uno schema di condivisione di sedie a rotelle a cui si accede attraverso una semplice app, proprio come quella di bike sharing nelle aree urbane. Offrendo una serie di dispositivi elettrici su ruote, renderà il pendolarismo molto più semplice e più facile per le persone che utilizzano sedie a rotelle manuali leggere.

Dal Giappone c’è Qolo (Qualità della vita con la locomozione), un esoscheletro di assistenza mobile su ruote. Il dispositivo è controllato utilizzando la parte superiore del corpo, consentendo il funzionamento a mani libere e di viaggiare in posizione eretta.

Evowalk della statunitense Evolution Devices è una tecnologia di stimolazione muscolare temporizzata personalizzabile. La manica non intrusiva avvolge la gamba dell’utente, mentre i sensori tracciano il movimento del piede stimolando i muscoli corretti al momento giusto per migliorare la mobilità.

Sempre dagli Stati Uniti, Quix della IHMC & MYOLYN è un esoscheletro che offre mobilità verticale veloce, stabile e agile. Utilizza l’attuazione modulare, la tecnologia di percezione dei veicoli autonomi e gli algoritmi di controllo. Tutto ciò fornisce la mobilità, la sicurezza e l’indipendenza che gli attuali esoscheletri non sono in grado di assicurare.

Infine, dal Regno Unito ecco Phoenix Instinct, che presenta una sedia a rotelle intelligente ultra-leggera e auto-bilanciata, che elimina le vibrazioni dolorose. Utilizza sensori intelligenti per auto-configurarsi automaticamente con il modo in cui l’utente si muove in un dato momento. Introduce anche tecnologie nuove per le sedie a rotelle, come l’intelligente e leggera servoassistenza, che aiuta l’utente a muoversi in modo più semplice.

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