Lo smart working per disabili e la loro famiglia

Lo smart working è stato adottato durante la pandemia 2020 per ovviare alle difficoltà presenti in quel periodo, ma in realtà è una modalità che porta moltissimi benefici, soprattutto per chi vive lontano dal luogo di lavoro.

smart working per disabili

In particolare, per le persone disabili e i loro famigliari avere disponibile la flessibilità del lavoro agile ha indubbi vantaggi. Aldilà del caso straordinario dovuto all’emergenza sanitaria, la legge 104 sulla disabilità può essere applicata allo smart working, vediamo come.

Cos’è lo smart working?

La legge 81 del 2017 definisce lo smart working o lavoro agile, come “una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro”.

I fattori chiave di questa modalità di lavoro sono l’assenza di vincoli relativi al luogo di lavoro e l’orario e la possibilità di decidere autonomamente quando e in che modo lavorare.

La legge 104

La legge 104 del 1992 detta i principi dell’ordinamento in materia di diritti, integrazione e assistenza delle persone disabili. È applicata a chi, dopo la valutazione di una commissione medica dell’ASL, viene giudicata come una persona che “presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.

I destinatari di questa legge sono i cittadini con handicap, ma ci sono riferimenti normativi anche ai famigliari e a chi vive con loro come i caregiver. La legge 104 prevede agevolazioni sia lavorative che fiscali a tutti i lavoratori riconosciuti come disabili, oltre che ai famigliari che li assistono, che possono usufruire di 3 giorni di permesso al mese, e varie esenzioni fiscali.

Inoltre, è possibile dedurre spese sanitarie, usufruire dell’applicazione dell’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di alcuni beni, tra cui protesi e strumenti tecnologici; dell’esenzione del bollo auto e della detrazione del 19%.

La legge 104 e lo smart working

Un lavoratore che rientra nella legge 104 ha diritto di ricevere l’equivalente in ore di 3 giorni di permesso ogni mese, sia se lavora da casa che in sede. Questo vuol dire che, se un lavoratore resta a casa e adempie ai suoi compiti lavorativi, il tempo non gli sarà riconosciuto come ore di permesso.

Per tutto il 2023, comunque, i lavoratori fragili possono svolgere lo smartworking anche attività diverse da quelle in presenza, purché presenti all’interno delle medesime categorie.

Questa opportunità è valida per tutti i lavoratori, del settore pubblico e privato, in condizioni di salute molto a rischio come: pazienti oncologici, immunodepressi, disabili gravi e tutte le persone in possesso della certificazione medica che indica l’incompatibilità col lavoro svolto in presenza.

È molto probabile che questi vantaggi saranno estesi anche per il 2024, e che la normativa sarà ampliata per offrire una maggiore tutela ai lavoratori disabili che intendono svolgere attività lavorativa dal proprio domicilio. Scopri tutte le agevolazioni per disabili nel 2023.

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