Assegno di accompagnamento 2020: a chi spetta e quali sono le novità

elderly-1461424_960_720L’assegno di accompagnamento è un beneficio concesso dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e consiste nell’erogazione di una prestazione economica in favore di invalidi, di soggetti mutilati che non riescono a deambulare senza accompagnatore e di persone che da sole non riescono a svolgere le azioni di vita quotidiana.

 

La prestazione prende il nome di indennità di accompagnamento e per ottenerla il cittadino deve presentare la relativa domanda con allegata la documentazione.
Successivamente, l’utente è soggetto ad una verifica dei requisiti e della percentuale di invalidità da parte di terzi soggetti esterni e inviati dall’Inps che, dopo la verifica, procederà a riconoscere la prestazione e provvederà al pagamento dell’assegno.

Le indennità di accompagnamento possono essere delegate a terzi soggetti, come i professionisti di settore e le associazioni che si occupano di servizi di accompagnamento.
UGO offre agli utenti anziani e disabili, che necessitano di un aiuto nella vita quotidiana, servizi di accompagnamento e di trasporto. Il team è composto da numerosi collaboratori con esperienza, gentili, disponibili e professionali.
Gli utenti sono aiutati, accompagnati e trasportati durante la quotidianità da operatori qualificati con esperienza, che effettuano un servizio sicuro ed efficiente, riuscendo ad instaurare un rapporto di fiducia.

UGO è una società che si batte per i diritti di anziani e disabili, collaborando con tanti professionisti e associazioni per garantire agli utenti il diritto all’indipendenza, alla cure e alla vita.

Indennità di accompagnamento 2020: requisiti e i nuovi importi

L’assegno di accompagnamento 2020 INPS spetta a tutti i soggetti che hanno i seguenti requisiti:

  • Invalidità al 100% per malattie fisiche e psichiche.
  • Impossibilità e/o incapacità di svolgere azioni quotidiane senza l’aiuto di un accompagnatore.
  • Essere cittadini italiani, cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di almeno 1 anno e/o stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del Comune di residenza.
  • Avere residenza stabile ed abituale in Italia.

L’indennità di accompagnamento non è riconosciuta agli invalidi che risiedono a titolo gratuito presso istituti di ricovero per più di 30 giorni, e alle persone che percepiscono un’indennità analoga a quella di invalidità, come la pensione di inabilità per causa di guerra, lavoro o di servizio, con un importo superiore dell’assegno di accompagnamento.

 

Come ogni anno, sono stati aggiornati gli importi per le indennità di accompagnamento, pubblicati dall’INPS attraverso una circolare con la percentuale di rivalutazione ISTAT pensioni per il nuovo anno.

 

I nuovi importi inerenti all’assegno di accompagnamento 2020 sono:

  • 518,14 euro Indennità di accompagnamento per gli invalidi civili;
  • 918,84 euro Indennità di accompagnamento per i cittadini con cecità assoluta.

 

Novità Invalidità di accompagnamento per individui che raggiungono maggiore età

I minorenni soggetti all’indennità di accompagnamento, che raggiungono la maggiore età, non devono presentare una nuova domanda per richiedere l’assegno di accompagnamento. L’INPS provvederà in totale autonomia a riconoscere la prestazione integrativa senza effettuare ulteriori controlli.

I minorenni dovranno comunque presentare il modulo AP70 INPS per certificare il possesso dei requisiti socio-economici previsti dalle normative vigenti.

Indennità accompagnamento 2020: come funziona la procedura semplificata

Dal 1° gennaio è entrato in vigore il nuovo procedimento semplificato delle modalità di accesso alla prestazione di indennità di accompagnamento per i cittadini over 65 anni.

 

Attraverso questo procedimento il cittadino, che ha più di 65 anni, può anticipare le informazioni di natura socio-economica, di norma comunicate nel modello AP70 al termine dell’esito positivo della fase sanitaria, durante la presentazione della domanda di invalidità civile. Possono essere anticipate le informazioni, come:

  • ricoveri;
  • delega alla riscossione in favore di associazioni e/o terzo soggetto;
  • modalità di pagamento.

Questo procedimento semplificato permette l’acquisizione anticipata delle informazioni e riduce i tempi della liquidazione della prestazione di indennità di accompagnamento.

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