Parcheggio per disabili: come funziona la normativa

Da diversi anni in Italia sono in vigore leggi e adeguamenti che riguardano il parcheggio per disabili. Nel 2022 sono state introdotte delle novità che regolamentano autorità locali e altri operatori di parcheggi, valide fino al 2025. Dal 2012, il contrassegno da esporre sull’auto è diventato di colore blu, come richiesto dagli standard europei, e permette ai disabili e in validi di avere un parcheggio personale fuori casa e in zone particolari all’interno dei centri abitati.

Inoltre, il contrassegno per disabili è valido per 5 anni e può essere rinnovato ogni volta, se l’invalidità è permanente. Se invece l’invalidità è temporanea, si può richiedere per un lasso di tempo determinato. Il rilascio avviene dopo l’accertamento medico della persona interessata, da parte del Comune di residenza.

parcheggio per disabili

La normativa vigente permette ai disabili anche di usufruire di un’agevolazione per l’acquisto di un’auto e dell’esenzione del bollo. L’intera regolamentazione è presente nella legge 104/92 e all’interno del Codice della Strada.

Chi può usufruire delle agevolazioni e dei permessi?

Non tutte le persone possono beneficiare di queste agevolazioni e permessi. Nell’art. 381 del Regolamento di esecuzione del codice della strada, viene evidenziato che l’accesso ai parcheggi riservati è solo per le persone con comprovata ridotta capacità di deambulare e ai non vedenti.

Requisiti dei parcheggi per disabili

La normativa italiana detta dei requisiti specifici per i parcheggi per disabili, che devono avere almeno 6 metri di lunghezza e 3,20 metri di larghezza, secondo il D.M. 236/1989 e il D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503. I comuni, invece, hanno discrezionalità nelle dimensioni dei parcheggi, che possono variare da 4 metri di lunghezza a 160 cm di larghezza, in base alle specifiche stradali.

Gli spazi riservati sono contrassegnati da strisce gialle e dal simbolo blu e bianco sul pavimento (art. 40 Codice della Strada). Inoltre, accanto ai parcheggi deve esserci uno spazio per le aree pedonali, per agevolare l’accesso dei disabili e consentire una facile apertura delle portiere.

Il contrassegno non è legato all’automobile

Molti credono che il contrassegno faccia riferimento all’automobile, ma in realtà è legato alla persona disabile, per cui può essere esposto su vetture diverse, ciò che conta è che sia presente l’avente diritto al certificato. Le persone che hanno questo tesserino possono sostare sulle strisce gialle e, dal 2022, possono anche fermarsi sulle strisce blu senza limiti di tempo e senza costi, se le gialle sono già occupate.

Inoltre, possono anche avere accesso nelle aree ZTL senza alcun limite, presenti nelle città, nelle zone pedonali e anche nelle corsie preferenziali di trasporto urbano e taxi. È importante che il contrassegno sia esposto, ben visibile, sul parabrezza per evitare multe.

Parcheggio ad personam: cos’è e come richiederlo

Oltre al permesso generico per sostare nelle aree con le strisce gialle, è possibile fare richiesta del parcheggio personalizzato vicino alla propria abitazione o al posto di lavoro.

Per ottenerlo, la persona disabile deve presentare la domanda al Comune, allegando la carta d’identità, un certificato di invalidità permanente, un documento che confermi la proprietà del veicolo e dichiarare di non essere titoli di garage o altri parcheggi condominiali.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi