Tra poche ore i cittadini americani eleggeranno il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, e l’attenzione di chi si occupa di disabilità è inevitabilmente concentrata sulle proposte che i due candidati alla Casa Bianca hanno formulato per rendere migliore la vita delle persone disabili.
Il programma di Donald Trump per i disabili – Il repubblicano Donald J. Trump ha fatto molto discutere per aver preso in giro il giornalista disabile Serge F. Kovaleski, e anche a livello di programma non sembra abbia formulato qualcosa di poi così concreto: Trump ha semplicemente puntato sulla rinascita dell’economia americana come “occasione di riscatto per tutte le classi sociali”. Nel programma repubblicano manca insomma un punto di riferimento preciso al tema della disabilità, ma ci si gira attorno in maniera un po’ indiretta: il tycoon afferma semplicemente che se il governo riuscirà a far ripartire l’economia, le imprese tenderanno ad assumere e ad investire, producendo benefici anche per i soggetti più deboli (quali sono i disabili, del resto).
Il Partito Repubblicano ha poi dimostrato una certa reticenza in fatto di assistenza medica universale, tanto è vero che Trump si è scagliato sempre molto duramente contro l’Obamacare, la riforma varata da Barack Obama che ha esteso i benefici dell’assistenza medica gratuita a una fascia ancora più ampia di persone. Secondo l’ottica conservatrice e trumpiana, il sistema sanitario deve tornare ad essere totalmente a gestione privata per evitare che l’Obamacare possa continuare a scaricare i suoi costi sui singoli cittadini americani.
Il programma di Hillary Clinton per i disabili – Se Trump parla insomma di un generale miglioramento dell’economia come macchina di benessere per le minoranze, la candidata democratica Hillary Clinton è entrata un po’ più nel merito della questione parlando di poveri, di minoranze, di soggetti deboli e di disabili. Nel corso di un primo dibattito televisivo, la Clinton ha parlato non a caso non di una semplice crescita economica, ma di una crescita inclusiva. Durante un comizio a Orlando dello scorso settembre, Hillary ha affermato a chiare lettere che “la comunità disabile è rimasta troppo spesso invisibile, trascurata e sottovalutata”.
Ma cosa propongono i democratici per il riscatto di questa minoranza vessata? La Clinton vuole mantenere in vita l’Obamacare e, ammettendone alcune criticità, provare a migliorarlo; e tra i punti di miglioramento parla appunto di garantire una maggiore tutela per i consumatori di farmaci salvavita.