Il Senato ha approvato il provvedimento sui diritti delle persone sorde e sordocieche voluto dal relatore Francesco Russo , con 133 sì, un no e 61 astenuti. Tale legge che adesso passa alla Camera, riconosce la Lis come lingua propria della comunità dei sordi, al pari di una minoranza linguistica.
Grazie alla nuova legge sulla lingua dei segni, la Lis verrà potrà essere usata nei procedimenti giudiziari sia civili che penali, e nelle amministrazioni pubbliche ed enti locali. Il fine del ddl è quello di venire incontro alle persone con disabilità uditiva e favorire la loro inclusione sociale, dato che il provvedimento mira ad estendere l’uso della Lis in più ambiti.
Inoltre la legge sulla Lis o lingua italiana dei segni, stabilisce che la lingua dei sordi venga insegnata nella scuola primaria e secondaria di primo grado, introduce l’ausilio di un’interprete della Lis nelle scuole superiori ed università, ed infine guarda all’incremento di trasmissioni televisive in cui usare la Lis. Tale strumento di comunicazione considerata come lingua non territoriale della comunità sorda, grazie alla nuova legge permetterà l’inserimento sociale e lavorativo dei sordi
Francesco Russo, in merito all’iter parlamentare della nuova legge sulla lingua dei segni, ha dichiarato che tale legge che riconosce piena dignità alla lingua dei segni italiana giunge con almeno 20 anni di ritardo, e non è stata approvata nelle ultime sei legislature in quanto il mondo dei sordi italiani ha espresso posizioni diversificate, che la politica non è riuscita a sintetizzare. Dal canto suo, Lucio Malan di Forza Italia ha affermato che tale provvedimento in realtà aiuterebbe solo alcuni operatori, quando in realtà la legge dovrebbe venire incontro alle esigenze delle persone con problemi uditivi e non degli operatori.
Il senatore Russo ha chiarito che la legge sulla Lis riconosce i diritti e le esigenze dei sordi, cominciando dalla necessità dello screening neonatale per individuare per tempo bambini affetti da sordità profonda, e riuscire tramite l’uso di protesi o dell’impianto nei primi mesi di vita a recuperare l’udito. Il parlamentare ha aggiunto che tra le altre finalità del provvedimento vi sono quelle di agevolare gli usi della Lis in ambito scolastico e universitario, i rapporti con la giustizia, con la sanità e la pubblica amministrazione.