Finalmente è arrivata l’approvazione del Decreto Inclusione da parte del Consiglio dei Ministri, dopo l’esame dello stesso nello scorso mese di maggio. A giovarne saranno gli studenti disabili, a cui verranno assegnate le ore di sostegno dopo un’intesa da raggiungere con le famiglie, oltre che strumenti, sussidi e metodologie di studio questa volta non elaborati in base alla disabilità ma attraverso un Piano didattico che contemplerà caratteristiche e bisogni specifici di ogni studente.
Ad esultare per l’obiettivo raggiunto è il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: “Sono felice per l’approvazione perché è qualcosa che volevo fortemente fin da quando è iniziato il mio mandato. Tutto questo è stato possibile grazie al confronto con le associazioni del settore e l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica. Da adesso in poi, ogni studente diventerà protagonista del proprio percorso di crescita. Inoltre, quelli a cui occorre maggiore assistenza riceveranno un percorso elaborato su base individuale. Con questo nuovo strumento, i docenti potranno lavorare meglio ed in modo più produttivo”.
Felice dell’approvazione del Decreto Inclusione anche il sottosegretario Salvatore Giuliano, principale promotore del progetto: “Tutto il provvedimento si rifà alla Convenzione delle Nazioni Uniti per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano con la Legge 18/2009. In questo modo, è stato introdotto al processo di inclusione scolastica il modello bio-psico-sociale della disabilità, che richiama tutti noi all’attenzione di questo processo”.
“Il compito primario del tutto – ha aggiunto – è la rimozione definitiva della barriere architettoniche di ogni tipo, onde evitare che si presentino i soliti ostacoli alla partecipazione dell’alunno disabile nell’ambito scolastico. La disabilità, oltre ad essere una condizione soggettiva, ha carattere anche oggettivo poiché coinvolge direttamente il contesto sociale in cui una persona disabile vive e studia. Un contesto privo di barriere offre molte opportunità, cambiando anche la prospettiva della disabilità vista dalla persona coinvolta. E’ un passo fondamentale verso un cambiamento radicale”.
Il Decreto Inclusione ha tra le sue principali priorità quella di aiutare i Gruppi per l’Inclusione Territoriale, che verranno adesso supportati da nuovi gruppi di docenti esperti nell’inclusione, i quali supporteranno le scuole attraverso tutti i passaggi previsti, migliorando i processi di inclusione e svolgendo attività di formazione.
Un’altra priorità sono le ore di sostegno scolastico, definite dal GLH, il quale redige il Piano educativo individuale del bambino. A differenza di quanto accadeva in passato, il Piano, oltre alle ore di sostegno, definirà anche quali sono le misure utili atte a rendere molto più performante la partecipazione degli alunni disabili alle attività scolastiche. In questo modo, avranno maggiore centralità all’interno dell’ambiente scolastico.