UNICEF richiede maggiori tecnologie assistive per i bambini disabili

UNICEF

L’UNICEF ha ufficialmente richiesto più tecnologie assistive per sostenere i bambini con disabilità in tutta l’Europa centrale e orientale. Le speranze sono rivolte quindi alla tecnologia per offrire alle classi più penalizzate maggiore accessibilità ed inclusione. Attualmente il 75% dei bambini disabili della zona europea in questione non ha accesso ad un’educazione efficace. Ciò si traduce in difficoltà per milioni di bambini disabili ad accedere pienamente al diritto fondamentale all’istruzione.

“Gli ostacoli che i bambini disabili devono affrontare quando entrano in contatto coi sistemi scolastici in tutta Europa sono diversi”, afferma l’ONG Human Rights Watch. I risultati di una recente relazione suggeriscono che, sebbene tutti i 27 Stati membri dell’UE si siano impegnati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD), la quale garantisce il diritto all’istruzione inclusiva, i bambini disabili spesso sono stati costretti a cambiare scuola o non hanno il supporto adeguato per proseguire con successo nel sistema educativo.

Il programma CRPD è fondamentale per garantire ai bambini disabili assistenza, diverse metodologie di insegnamento e materiali atti a garantire che il loro apprendimento sia pienamente efficiente. Anche la tecnologia assistiva rientra in questa legislazione.

Quali sono le tecnologie assistive?

Le tecnologie assistive di solito si presentano sotto forma di dispositivi o apparecchiature che migliorano l’ambiente di apprendimento. Il progresso tecnologico è stato un importante vantaggio per i sistemi di istruzione, rendendo l’apprendimento più accessibile.

Le tecnologie assistive rimuovono gli ostacoli alle persone con disabilità, aiutando quegli studenti che hanno bisogno di un aiuto in più. Nell’educazione, gli strumenti possono variare da fogli di lavoro elettronici, software e calcolatori parlanti fino a competenze sociali che supportano i bambini autistici. E per molti di loro, queste tecnologie giocano un ruolo fondamentale nel completamento del percorso scolastico.

Tuttavia, le tecnologie assistive non sono parimenti accessibili in tutto il mondo. Gli ostacoli possono nascere dalla mancanza di finanziamenti fino alle restrizioni della tecnologia stessa, poiché, ad esempio, molte lingue sono semplicemente non disponibili. Di conseguenza, alcune regioni del mondo sono ancora indietro in questo senso rispetto ai paesi più avanzati.

Quali tecnologie sono disponibili?

Nel 2015, l’UNICEF tenne il suo primo forum “Assistive Products for Children with Disabilities (APCD)” a Copenaghen. All’evento parteciparono le parti interessate, il personale educativo e gli imprenditori, tutti riuniti per capire quali tecnologie assistive erano disponibili sul mercato.

Da allora, il settore della tecnologia assistiva è cresciuto in modo sostanziale e molte nuove innovazioni sono sorte sul mercato. Due settimane fa, è stata organizzata una conferenza a Ginevra mirata alla visualizzazione della migliore tecnologia assistiva per l’educazione.

Tra i sistemi di supporto che possono cambiare la vita, l’Active Communication che ha sede in Svizzera offre tablet e strumenti di comunicazione elettronica che i bambini possono utilizzare come parte del loro apprendimento.

Di approccio diverso è SIMO, un simulatore che offre alle persone di sperimentare la vita di un essere umano autistico. Progettato per creare più tolleranza, educazione e comprensione, è un auricolare che può essere utilizzato in scuole, famiglie e luoghi di lavoro che aiuta a capire meglio che cos’è l’autismo e come influenza la vita quotidiana.

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