Ci sono storie che non possono passare inosservate, come quella della britannica Sue Austin, capace di spingersi oltre la sua disabilità.
Attraverso il suo “Creating The Spectacle”, che ha recentemente debuttato all’Adelaide Film Festival in Australia, la Austin si è cimentata in un tuffo insieme ad una sedie a rotelle subacquea semovente, la prima al mondo. La donna perse la sua mobilità a metà anni ’90 dopo una lunga malattia. Per molti anni non fu in grado di interagire con il mondo esterno. Attraverso l’utilizzo di una sedia a rotelle, riuscì ad ottenere l’accesso e la mobilità necessaria, portandola in seguito a creare questa pratica artistica ed a rappresentarla in giro per il mondo.
“Una cosa eccezionale e impensabile” ha dichiarato la Austin. “Mai avrei pensato di intraprendere un viaggio simile. L’idea mi è venuta dopo aver preso lezioni di rieducazione subacquea per i disabili, soprattutto nel momento in cui mi sono resa conto che l’attrezzatura subacquea mi dà la libertà di estendere il mio raggio d’azione nel mondo esattamente nello stesso modo in cui fa una sedia a rotelle”.
Durante il processo di creazione dello spettacolo, la Austin ed i suoi collaboratori hanno inventato la prima sedia a rotelle subacquea semovente del mondo, la quale ha due impostazioni di movimento che consentono sia una modalità “volo” stabile che una “loop-the-looping”. Il lavoro è stato molto scrupoloso e le sperimentazioni fatta nel modo giusto. “La cosa fondamentale è stata lo sviluppo degli aliscafi per stabilizzare la sedia nell’acqua e la pinna caudale posizionata nella parte posteriore della sedia” ha affermato la donna.
Per lei la disabilità ha avuto un significato particolare in quanto le ha insegnato la perseveranza e la capacità di recupero, conducendola ad esperienze di vita meravigliose.
Una parte fondamentale della missione artistica di Sue Austin è quella di sfidare le idee su ciò che è possibile per le persone disabili. “E’ come uno spazio pensante che offre alle persone la possibilità di esplorare, prima di tutto, le loro idee sulla sedia a rotelle ma, in secondo luogo, sulla disabilità in generale. Da una prospettiva non disabile, qualcuno potrebbe dire ‘beh, perché usare una sedia a rotelle sott’acqua? Quale è l’utilità?’ Dal mio punto di vista della creazione delle immagini, si tratta di potenziare e trasformare i preconcetti”.
Alcuni potrebbero aver visto nelle immersioni subacquee una limitazione per una persona su una sedia a rotelle, ma la Austin ha affermato di sperare che il suo lavoro sia in grado di cambiare le aspettative della gente. “Si tratta di creare una rappresentazione visiva di come possiamo trasformare i preconcetti, quando guardiamo da una prospettiva diversa”.