Secondo Gartner, entro il 2023 i disabili impiegati triplicheranno grazie alla tecnologia

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Secondo le principali previsioni strategiche di Gartner per il 2020 e oltre, l’Intelligenza Emotiva Artificiale (IEA) è la prossima frontiera dello sviluppo dell’IA, in particolare per le aziende che sperano di rilevare le emozioni al fine di influenzare le decisioni sull’acquisto. Inoltre, ci sono ottime notizie per le persone disabili sul fronte del lavoro: entro il 2023 il numero di persone occupate triplicherà grazie dell’intelligenza artificiale e alle tecnologie emergenti, riducendo gli ostacoli all’accesso.

Le persone con disabilità costituiscono un pool inutilizzato di talenti molto qualificati. AI, Realtà Aumentata (AR), Realtà Virtuale (VR) e altre tecnologie emergenti hanno reso il lavoro più accessibile per i dipendenti disabili.

Ad esempio, alcuni ristoranti stanno iniziando a pilotare la tecnologia di robotica IA che consente ai dipendenti paralizzati di controllare i camerieri robot da remoto. Le organizzazioni che impiegano attivamente le persone con disabilità non solo aiuteranno le persone disabili che appartengono alla comunità, ma contribuiranno anche a tassi di fidelizzazione più alti dell’89%, all’aumento del 72% della produttività dei dipendenti e all’aumento del 29% della redditività.

Sempre secondo le principali previsioni strategiche di Gartner, il 28% dei marketer ha classificato l’IA e la machine learning (ML) tra le prime tre tecnologie che guideranno il futuro impatto sul marketing e l’87% delle organizzazioni di marketing sta attualmente perseguendo un certo livello di personalizzazione.

La visione artificiale, che consente all’intelligenza artificiale di identificare e interpretare gli ambienti fisici, è una delle tecnologie chiave utilizzate per il riconoscimento delle emozioni ed è stata classificata da Gartner come una delle tecnologie più importanti nei prossimi 3-5 anni. Attraverso il riconoscimento facciale, il tracciamento della posizione e i big data, le organizzazioni stanno iniziando a monitorare il comportamento individuale e collegare tale comportamento ad altre azioni digitali, come l’acquisto di un biglietto del treno.

L’Internet of Things (IoT), in cui le cose fisiche sono istruite a fare una determinata azione sulla base di una serie di parametri operativi osservati rispetto all’insieme desiderato, è ora in fase di estensione alle persone, noto come “Internet of Behaviour (IoB)”. Grazie ad esso, i giudizi di valore vengono applicati agli eventi comportamentali per creare uno stato di comportamento desiderato.

Nel lungo periodo, è probabile che quasi tutti coloro che vivono in una società moderna saranno esposti a una qualche forma di IoB che si fonde con le norme culturali e legali delle varie società predigitali esistenti. Questi ed altri esempi indicano, senza dubbio, la direzione in cui si sta muovendo la tecnologia nel futuro. Le persone disabili avranno sempre più maggiori possibilità di inclusione, non solo nel mondo del lavoro, ma anche nella società nel suo complesso.

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