Barbie e Lego aprono alle “diversità”: la convivenza si insegna sin da piccoli

Barbie-curvySi dice sempre che le rivoluzioni partono dal basso e in effetti è dal basso che sta nascendo quello che potremmo definire un vero e proprio stravolgimento nell’industria dei giocattoli.

Il nostro riferimento è diretto nei confronti di LEGO, una delle case di giochi più amate al mondo che di recente ha deciso di introdurre elementi della realtà circostante all’interno del suo giocattolo: uno dei cambiamenti più importanti sotto questo punto di vista riguarda l ‘introduzione dell’omino in carrozzina, cosicché i bambini possano cominciare ad accettare forme di “diversità” sin da quando sono piccoli, e sin da piccoli abbiano appunto l’opportunità di conoscere stralci di realtà che vanno oltre i normali steccati dentro i quali vengono fatti crescere.

Ma non c’è solo LEGO City ad aver introdotto questo cambiamento, poiché notizia di questi giorni è che anche Barbie ha deciso di inserire nel suo catalogo delle bambole non più filiformi, ma con fianchi pronunciati, con altezze diverse, con carnagioni anche scure e con taglie oversize. Anche qui l’obiettivo è chiaro: far capire alle ragazzine che la convivenza nella società non passa esclusivamente per un fisico asciutto e per una fisionomia perfetta, e che essere in carne o apparire acqua e sapone una volta struccate non preclude la possibilità di convivere serenamente con il resto della società.

Una buona parte dell’opinione pubblica ha bollato iniziative di questo genere come figlie del politically correct, ma al di là che siano politicamente corrette oppure no, non si può certo sminuire un’iniziativa che come quella di LEGO o come quella di Barbie tenta di insegnare l’accettazione, la convivenza e le differenze sin da quand si è piccoli. In fondo cosa c’è di così sbagliato nell’insegnare il principio di uguaglianza, di pari dignità e di rispetto delle diversità nell’ambito di un momento ludico quale è il gioco?

Indipendentemente dai punti di vista, la campagna #ToyLikeMe che è da ritenersi “responsabile” di queste aperture mostrate dal mondo dei giocattoli, continuerà ad andare avanti con l’obiettivo di raggiungere sempre più aziende produttrici e di convincere sempre più consumatori dlela liceità di questa giusta iniziativa.

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