Tagli ai fondi per disabili: un padre (disperato) scrive a Renzi

matteo renzi

Non prova vergogna, non prova timore né ha alcun pudore Francesco Abate, un padre di Ventimiglia che nelle ultime ore ha scritto a chiare lettere a Matteo Renzi. Oggetto del messaggio sono le scarse risorse che vengono date ai disabili e alle loro famiglie, e soprattutto il taglio ai fondi che a detta di questo signore starebbero continuando ad andare avanti indisturbati.

“I nostri figli hanno bisogno di essere seguiti ogni ora del giorno. Mia moglie da sola non può farcela e sono costretto a stare a casa anche io”, scrive Francesco. Lei disoccupata e lui pure. In totale un affitto da pagare che ammonta a 760 euro al mese, e poi le bollette e l’assistenza ai figli disabili. I conti, a casa Abate, non portano più: “Tra affitto e bollette arriviamo a 1.100 euro al mese”, racconta questo padre di famiglia.

La situazione è aggravata dalla disabilità dei figli, i quali necessitano di una spesa ulteriore di 150 euro al mese per far fronte alle cure: “I miei due gemelli di neanche cinque anni devono prendere delle medicine che servono per rinforzare i loro muscoli ed evitare che possano finire per atrofizzarsi. E uno di loro è pure celiaco”. Tra l’altro ogni sei mesi la famiglia è costretta a recarsi a Lecco per cure e controlli vari, “e questo ci richiede 600 euro, più altri 120 euro di treno per il viaggio di andata e ritorno”.

Insomma, la situazione della famiglia Abate è drammatica, così come nel dramma vivono tante altre famiglie che si ritrovano a dover combattere con la crisi economica da una parte e con la disabilità di uno o più familiari dall’altra.

La situazione diventa ancora più grave nell’istante in cui il governo non riesce a dare degna assistenza a queste realtà: “Ai miei due bimbi spettano 500 euro a testa, ma non hanno la pensione perché essendo minorenni a loro viene dato solo l’accompagnamento. Poi ci sono i fondi della Regione: 700 euro in tutto. Se continuate a tagliare prima o poi la Regione smetterà di darci il contributo che ora abbiamo: cosa faremo a quel punto? I disabili in Italia non li considera più nessuno”, tuona Francesco Abate nella sua lettera di denuncia a Matteo Renzi.

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