Nuovo bando per promuovere attività sportive per chi soffre di autismo

autismo

In una recente nota il Campidoglio ha reso noto che il nuovo bando finalizzato alla promozione delle attività sportive delle persone con autismo – emanato per volontà di Laura Baldassarre, assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale – prevede un organismo adatto per erogare un servizio in favore di atleti adolescenti e adulti con grave disabilità.

Secondo quanto dichiarato dall’assessore, tale progetto è stato pensato proprio in relazione allo stretto legame esistente tra sport ed intervento sociale, aggiungendo che i soggetti affetti da autismo potranno in tal modo usufruire di numerose attività sportive che gli permetteranno di acquisire nuove forme di autonomia e nuove forme di socialità. Daniele Frongia, in merito al bando in favore dei cittadini che soffrono di autismo, ha affermato che lo sport può contribuire a rafforzare sia la personalità che la fisicità degli autistici, e ha aggiunto che lo sport aiuta tali cittadini ad uscire dalla loro condizione di isolamento sociale.

Secondo quanto dichiarato nella nota, inoltre, l’attività sportiva è molto importante per la reale inclusione sociale delle persone con disabilità, in quanto capace di coinvolgere le famiglie, l’associazionismo, il volontariato ed il privato sociale nella creazione di progetti a tutela della loro totale integrazione.

Tale appalto, secondo quanto ha reso noto il Campidoglio, si basa sulla proposta di progetti riguardanti almeno il nuoto e l’atletica, che dovranno essere rivolti ad un numero di partecipanti compreso tra 75 e 85 persone e le cui attività dovranno aver luogo tra marzo 2018 e giugno 2019.

Inoltre nella nota del Campidoglio si specifica che al vincitore del bando verrà concessa l’opportunità di far parte di un team composto da un allenatore o istruttore sportivo che vestirà i panni di responsabile di progetto, un assistente sociale che svolgerà il ruolo di raccordo tra l’organismo, le famiglie , la stazione appaltante e i servizi territoriali sociali, sanitari e scolastici, un certo numero di allenatori e degli operatori complementari dello sport, che avranno l’onere di curare gli aspetti relazionali e di autonomia personale degli atleti con disabilità.

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