I disabili non hanno bisogno di tecnologie super sofisticate, ma di più rampe!

barriere architettoniche condominio

Ogni tot di mesi i media si interessano di una nuova tecnologia propagandata come risoluzione ad un presunto problema legato alla disabilità. Tra anelli decodificatori di alta qualità, i quali consentono ai non vedenti di leggere i testi non in braille, e costosissime apparecchiature GPS portatili per gli ipovedenti, la più recente è una sedia a rotelle rampicante, un concetto sicuramente non nuovo.

Certo, la tecnologia è sempre stimolante e mostra come una problematica seria come la disabilità può essere migliorata grazie all’invenzione di qualcuno molto spesso non disabile. Prendendo ad esempio la sopracitata sedia a rotelle, se da un lato è un eccellente esempio tecnologico, dall’altro non offre una soluzione ad un problema insormontabile, ossia l’accessibilità. La soluzione è stata spesso articolata dalle persone disabili, ma non è questo nuovo supporto.

Il problema non è che la maggior parte delle persone su sedia a rotelle trovi le scale impegnative ma, piuttosto, è che la maggior parte degli ambienti si basano molto su di esse e, se ascensori e rampe ci sono ugualmente, molti designer scelgono di non utilizzarli.

Esiste una natura intrinsecamente segregazionista nelle nuove tecnologie orientate all’accesso. Invece di utilizzare attrezzature estremamente costose, non sarebbe meglio prima pensare a come riformulare l’ambiente in modo da accogliere tutti? Chiunque può utilizzare una rampa, che sia per disabili o meno, per spingere un passeggino o trascinare dietro una pesante valigia. L’idea di dare priorità alle attrezzature “fantasiose” è invece assurda.

Questa tipologia di apparecchiature, oltre a generare un effetto “isolante”, potrebbero essere poco pratiche, poco sicure e scarsamente funzionali.

Alcuni dongle per disabili sono ad alto rischio per la mobilità e la salute delle persone. Numerose persone su sedie a rotelle hanno affermato che questo dispositivo richiede destrezza manuale e una certa forza che alcuni non hanno, mentre altri hanno espresso timore al pensiero di utilizzare effettivamente un dispositivo del genere, privo di cinghie o fermi. Non è solo impraticabile e pericoloso, ma anche molto costoso. Una tecnologia tanto “rivoluzionaria” spesso costa più di un’automobile di fascia media e la maggior parte degli assicuratori non la copre. Una powerchair senza capacità di salire le scale, che deve essere personalizzata e sostituita ogni tre-sette anni, può costare fino a 30.000 euro ed ha una configurazione relativamente semplice.

Alcune tecnologie offrono una soluzione costosa e appariscente a un problema già risolto o che può essere risolto con opzioni generiche e per molto meno. Molti non vedenti, ad esempio, usano già i loro telefoni come assistente alla navigazione; quindi, non hanno bisogno di una tecnologia separata. Le persone potrebbero imparare la lingua dei segni per comunicare con i membri della comunità dei non udenti. La bionica avanzata sembra incredibile e fa ottime buone, ma molte persone sono ugualmente soddisfatte degli arti che gli sono rimasti.

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