Dieta mediterranea: cos’è e perchè fa tanto bene

dieta mediterraneaNoi italiani siamo inconfondibilmente ed inevitabilmente affezionati alla dieta mediterranea. Sviluppata dal medico (curiosamente americano) Ancel Keys, la dieta mediterranea è oggi uno dei più importanti, se non il più importante e ammirato punto di riferimento nutrizionale al mondo.

Nel 1945 Ancel Keys sbarcò per la prima volta a Salerno dall’America e scoprì, con suo immenso stupore, che in quelle terre le persone erano di gran lunga meno affette da patologie cardiovascolari di quanto invece non lo fossero i suoi compaesani statunitensi: da ciò Keys dedusse che il merito di questa “salute italiana” fu da attribuire proprio al cibo, e da quel momento in poi cominciò quindi ad approfondire ciò che poi prese il nome di dieta mediterranea.

Con l’aiuto di una equipe di ricercatori provenienti da diversi contesti, Keys studiò le abitudini alimentari degli Stati Uniti, di Italia, Giappone, Olanda, Jugoslavia e Grecia e dalla ricerca emerse un dato a dir poco eclatante: gli italiani figuravano come la popolazione meno soggetta a rischi cardiovascolari.

Su cosa si basa la dieta mediterranea

dieta mediterranea 2Questo particolare regime alimentare si basa essenzialmente su un ricco consumo di frutta, verdura, pasta, pane, patate, legumi e pesce, con l’aggiunta di appositi condimenti quali ad esempio il tanto famoso quanto decantato olio extravergine di oliva.

In particolar modo nella dieta mediterranea non vengono di certo a mancare frutta e verdura, ma anche carne e pesce: per quanto riguarda la carne è sicuramente consigliata quella bianca di pollo, tacchino e coniglio, mentre per quel che riguarda il pesce sono invece suggeriti quelli più ricchi di grassi omega 3 (un esempio fra tutti è la sardina). Immancabili anche uova e latticini, poiché ritenuti indispensabili per dare all’organismo quel giusto apporto proteico di cui ha bisogno, così come irrinunciabili sono i cereali e i legumi: tra i primi segnaliamo orzo, mais, farro e avena, mentre tra i secondi via libera a lenticchie, fagioli, fave, piselli e lupini.

E i dolci? Buoni e tentatori, i dolci è risaputo non facciano molto bene alla salute: la dieta sviluppata dal dottor Keys prevede che possano essere consumati senza tanti sensi di colpa per una volta alla settimana, per cui anche merendine, insaccati, prodotti surgelati di scarsa qualità, cibi confezionati e così via andrebbero fortemente contenuti se si vuol abbracciare sul serio quelli che sono i precetti naturali della dieta mediterranea (che è comunque consultabile su questo sito in maniera un po’ più approfondita).

La dieta mediterranea diventa patrimonio dell’umanità

Proprio per via di questa sua varietà di cibi, la dieta mediterranea è inevitabilmente una delle più apprezzate al mondo: permettersi di poter mangiare un po’ di tutto e al tempo stesso essere certi di non fare del male al proprio organismo, d’altra parte, è una certezza che solo la dieta mediterranea può vantarsi di avere! Ecco perchè nel novembre del 2010 l’UNESCO ha deciso di inserire la dieta mediterranea nell’elenco dei Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità, riconoscendone un valore che è certamente salutare, ma che è anche sociale e culturale, quasi unico nel suo genere!

Successivamente alle scoperte di Ancel Keys, ulteriori studi si sono susseguiti negli anni a venire ed hanno sempre rigorosamente ribadito i benefici di questo regime alimentare. Gli studiosi hanno infatti concluso che grazie alle sue caratteristiche, la dieta mediterranea sia in grado di proteggere dalle malattie cardiovascolari e dai problemi cardiaci (punto già individuato inizialmente da Keys) e che sia persino capace di agire positivamente nella prevenzione dei tumori, delle allergie e dei problemi cerebrali.

I benefici della dieta mediterranea

Più nello specifico è stato provato che la dieta mediterranea prvenga dall’Alzheimer: l’Università di Barcellona ha condotto un interessante studio che dà prova di come il cibo del Sud Europa metta al riparo la persona da questa odiosa patologia. Il merito più grande andrebbe attribuito all’olio extravergine di oliva, considerato colui che più di ogni altro alimento sarebbe in grado di migliorare la memoria a breve termine. Ma anche alle noci considerate, dallo studio in questione come coloro che permettono una buona rigenerazione delle cellule cerebrali.

Un altro studio condotto dalla Columbia University Medical School, successivamente pubblicato sulle pagine del Clinic Journal of American Society of Nephrology, ha inoltre evidenziato che la dieta mediterranea riesca a ridurre la possibilità di contrarre malattie renali croniche: merito di questo è dei grassi salutari presenti in questa dieta, ma anche dell’apporto vitaminico introdotto da frutta e verdura (naturalmente per preservare la salute dei reni si dà per scontata una forte riduzione delle carni rosse e degli alimenti trasformati!).

E poi c’è appunto il discorso del cuore: dopo Keys, anche il Canadian Medical Association Journal ha confermato che la dieta sviluppata nel Mediterraneo aiuti a proteggerci dalle malattie del cuore e delle arterie, svolgendo un’efficace azione protettiva contro la sindrome metabolica. Contrasto al diabete e alla morte precoce dovuta a problemi cardiovascolari sarebbero quindi i punti di maggior vanto della dieta mediterranea.

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