Cani guida: ancora casi di turisti non vedenti espulsi dagli alberghi

cane guida

In questo ultimo strascico d’estate, le cronache ci riportano ancora una volta di episodi di discriminazione mossi a danno delle persone disabili. Ma stavolta non parliamo di barriere architettoniche – che continuano comunque a imperversare in tutto il Paese – quanto invece di barriere che sarebbe più opportuno definire “barriere culturali”. Dopo aver letto la recensione choc su TripAdvisor da parte di un utente che si diceva disturbato della presenza dei disabili nel suo albergo, ecco che da varie parti d’Italia giungono segnalazioni di persone che si son viste rifiutare prenotazione alberghiere perché avevano con sé il loro cane guida.

L’ultimo caso – che è ultimo solo in ordine di tempo – ha coinvolto la località di Rimini, dove un hotel ha respinto la prenotazione di una signora non vedente perché avrebbe portato con sé il suo cane guida. Le motivazioni? Quella struttura è nata come “pet free” per garantire ai clienti allergici al pelo degli animali di poter vivere con spensieratezza la loro vacanza. Motivazioni illegali, tuttavia, visto e considerato che la legge è vero che permette l’esistenza di strutture “pet free”, ma è anche vero che considera esenti da questo divieto i cani guida che, per l’appunto, sono animali “speciali”.

Ciò che molti albergatori (e clienti) non capiscono, è che togliere il cane guida a una persona non vedente equivale a togliere le stampelle per camminare, gli occhiali da vista per vedere o la carrozzina per spostarsi. L’avere un cane guida con sé, insomma, non ha nulla a che vedere con la presenza di un “animale”: il cane guida è semmai una sorta di estensione della persona stessa!

A questo proposito l’associazione Blindsight Project, che da sempre si batte per difendere i diritti delle persone affette da disabilità sensoriale, chiede che gli albergatori che non accettano cani guida nelle loro strutture possano venire espulsi dalla possibilità di lavorare nel settore. La richiesta è stata fatta inoltrare proprio per questo al presidente di Federalberghi Lazio, dato che anche il Lazio, caso di Rimini a parte, è una delle regioni in cui più di frequente si registrano episodi di questo tipo: gli ultimi casi di persone non vedenti allontanate dagli alberghi per via del loro cane guida, infatti, si sono registrati a Frascati e a Fiumicino.

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